È scomparso un tricheco sul nido del cuculo, è la prima opera del nuovo progetto interattivo: “Gli invisibili”
Un’opera che racconta di ottimismo, anche nelle condizioni più disagiate — come può esserlo la stanza di un manicomio.
Qui vediamo due internati intenti a costruire un sogno: si fabbricano la neve con i pochi mezzi a loro disposizione e riescono a trarne gioia, felicità, senso.
In quel gesto semplice e surreale, affermano la propria umanità. Difendono la dignità, più volte calpestata dai pregiudizi e dalle condizioni in cui sono costretti a vivere. E soprattutto, conservano la capacità di emozionarsi — un’abilità che là fuori sembra ormai perduta.
Per questo: i matti sono fuori.
La vera follia è quella che ci consuma lentamente ogni giorno, immersi in un’esistenza fatta di fretta, vuota di sentimenti e arida di anima.