Dott. Nunzia Giugliano – Critico d’arte

Dott. Nunzia Giugliano – Critico d’arte

Educare alla sensibilità, l’ARTE può L’artista caprese Sonia Vinaccia dimostra come l’immagine conservi il primato della comunicazione, ancor prima della scrittura, è stata ed è tuttora medium di racconti quotidiani, amori, virtù e nobili gesta tra le quali la ‘gentilezza’. La ricerca di Sonia dialoga e mette in discussione la realtà, avara di sentimenti e triste di emozioni, il suo focus è Educare alla sensibilità, indagine/finestra antropologica che apre ad aspetti sconosciuti, quelli dell’umanità, persa purtroppo nei corridoi della frivolezza, dell’ipocrisia e soprattutto del pregiudizio. Comportamenti di umanità, che per Vinaccia si devono ritrovare in azioni semplici, come quelle compiute dalle piccole e ingegnose formichine amiche della vita ‘di tutte le dimensioni’. Le immagini hanno un ruolo centrale nell’esistenza dell’uomo, per Paolo Favero «sono agenti e membrane che ci collegano al mondo e lo creano, producono i nostri cambiamenti ed il nostro agire», mentre Sonia fa di esse alleate di speranza, che nell’immediatezza dell’intervento trasmettono al fruitore messaggi positivi, originati da valori e principi sbiaditi dal luccichio della superficialità. Gli animali, minuziosamente rappresentati e isolati prospetticamente su sfondi dorati diventano simbolici portali di un tempo immobile, chiavi di accesso ad uno sguardo capace di andare oltre la prima vista, immagini che esortano a riflettere e a porsi delle domande, azioni quasi inesistenti nella fluidità di una dimensione ‘zappingata’ accelerata e artificiosa. La maestria del disegno, lo studio anatomico di figure che si muovono in una sfera surreale (la stessa che ospita le visioni dell’artista), l’utilizzo di colori ad olio su tele di lino, sono criteri identitari di un linguaggio preciso, o meglio, inconfondibile nella folla. Opere, che celano ai non addetti al mestiere, una progettazione contaminata da una indagine interdisciplinare che intreccia e conferisce totalità a soggetti animali e umani, ma anche una introspezione analitica affidata ad una temporalità dall’ampio respiro, criteri che Vinaccia mette in campo mediante dinamiche azionistiche e rappresentative di valori quali la solidarietà, la collaborazione, il rispetto, la generosità, l’altruismo. Virtù che prendono forma ed entità nelle sembianze di ‘animaletti’, che in termini di amici/aiutanti dalle ‘taglie’ e ‘forze’ maggiorate, mostrano, illuminano un percorso collaterale ad una società vittima di false ipocrisie. Simboli di

gentilezza, che in dialogo diretto con il fruitore, non si sottraggono al compito di essere educatori, in quanto narratori di letture semplici e non autoreferenziali, dall’ ‘apparente’ tradizionalità di esecuzione, riducono la distanza tra realtà dell’arte e realtà sociale.